Carretta (Pd) su controllo ambientale

“Nello scorso mese di giugno, la notizia del possibile ampliamento dell’impianto della SiderPotenza, richiesto dalla società Ferriere Nord, attraverso l’inglobamento delle aree limitrofe dell’ex Liquigas ed ex Mondial Piston-Mahle, ci aveva indotto a chiedere a gran voce che la situazione venisse monitorata, per valutare attentamente quali ripercussioni potessero esserci sulla salute pubblica, in quanto la zona dove sorge lo stabilimento è completamente a ridosso del centro cittadino.” Così il capogruppo del Pd Gianpaolo Carretta che aggiunge “adesso apprendiamo con grande soddisfazione che la magistratura potentina ha commissionato un’ispezione ai carabinieri del Noe per verificare il rispetto, da parte della Sider, delle leggi in materia di tutela ambientale.Si auspica un’attenta verifica della composizione sia dei fumi di fuoriuscita che della granella, materiale ottenuto dalle scorie, utilizzato per la realizzazione di asfalto e fondi stradali, che contribuirebbero entrambi ad aumentare la preoccupazione per la diffusione di possibili agenti inquinanti nell’aria, nel suolo e nelle acque circostanti.A tal riguardo, è necessario insistere affinché le verifiche sull’impatto ambientale e sull’inquinamento atmosferico siano attente, puntuali e, soprattutto, periodiche, in tutte le zone interessate da stabilimenti ad alto livello di pericolo, come ad esempio il Centro Oli di Viggiano, da dove continuano a fuoriuscire fiammate anomale, a seguito delle quali, è stato verificato dalle centraline dell’Arpab, si sono innalzati i livelli delle sostanze velenose, superando di gran lunga le soglie fissate dall’Organizzazione mondiale della sanità.La comunità della Val d’Agri ha il diritto di conoscere esattamente cosa sta accadendo nel proprio territorio, così come la popolazione dell’area di Rotondella, preoccupata per un carico di uranio trasportato dalla Trisaia verso Gioia del Colle, partito poi alla volta degli Stati Uniti, e la cui radioattività, nonostante la messa in sicurezza in fase di stoccaggio e di trasporto, ha allarmato non poco gli abitanti delle zone limitrofe. Si avverte, dunque, la necessità – conclude- di alzare il livello di guardia nella nostra regione, effettuando doverosi controlli ambientali, a cui devono essere accompagnati accertamenti sanitari che individuino il tasso di incidenza tumorale, soprattutto nelle zone interessate da impianti pericolosi, a tutela dell’intera popolazione, al fine di evitare, anche qui in Basilicata, conseguenze dannose per la salute.”