Tares e Imu, interviene il consigliere Becce

“Gli italiani stanno tornando dalle vacanze e si ritrovano con gli stessi nodi con cui sono partiti”. A sostenerlo è il consigliere comunale del Pdl Nicola Becce. “In particolare, prosegue a preoccupare le famiglie è la questione tasse: tra Imu, aumento dell’Iva e Tares, non si è ancora capito quanto e quando bisognerà pagare. In attesa del Consiglio dei Ministri che mercoledì 28 agosto dovrebbe arrivare ad una decisione definitiva sull’Imu, alcune associazioni dei consumatori, giustamente, hanno scritto al Ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni a proposito della tassa sui rifiuti. “Introdurre premialità per cittadini e aziende virtuose ed eliminare maggiorazione per metro quadro” questa è stata la proposta delle associazioni. Inserire chiari ed efficaci sistemi premianti per i comportamenti virtuosi di cittadini e aziende, facendo pagare meno chi produce meno rifiuti indifferenziati nel rispetto del principio comunitario del “chi inquina paga”; liberare il tributo sui rifiuti dalla copertura dei costi dei “servizi indivisibili”, eliminando la maggiorazione di 0,30 euro per metro quadro, perché non correlati in alcun modo alla produzione dei rifiuti e all’esigenza di responsabilizzare i comportamenti individuali applicando criteri meritocratici”. Ecco in sintesi le richieste inviate al Ministro Saccomanni. La preoccupazione dei cittadini è che fino ad oggi la discussione si è concentrata molto sulla modifica dell’imposta sulla casa e poco sulla Tares, che nella versione attuale rischia di essere un nuovo pesante aggravio per tutte le utenze che producono rifiuti, senza prevedere alcun principio di premialità per i comportamenti virtuosi, anche perché comprende la copertura dei costi dei cosiddetti “servizi indivisibili” che poco hanno a che fare con la gestione dei rifiuti. L’auspicio è che la modifica della Tares possa incidere sui comportamenti individuali, premiando quelli virtuosi attraverso criteri meritocratici, eliminando i tributi non correlati alla produzione dei rifiuti o all’esigenza di responsabilizzare i comportamenti. Oggi in Italia sono pochi gli enti locali che fanno pagare in base alle quantità di rifiuti effettivamente prodotta grazie alla tariffazione puntuale, con risultati importanti sulla prevenzione, sull’avvio a riciclaggio e sulla riduzione delle quantità di rifiuti avviate a smaltimento” conclude Becce.