Consiglio Comunale del 19 marzo 2009

Sala Consiliare della Provincia di Potenza – Piazza Mario Pagano – ore 15.00

ORDINE DEL GIORNO

1) Regolamento Urbanistico di Potenza. Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione definitiva – art. 36, Legge Regionale 11 agosto 1999, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni.                                                                                     

2) Regolamento Edilizio di cui all’art. 40 della Legge Regionale n. 23/99. Approvazione ai sensi dell’art. 44 della Legge Regionale n.23/99.       

3) Piano Operativo di cui agli artt. 15 e 45 della Legge Regionale n. 23/99. Approvazione ai sensi dell’art. 37 della Legge Regionale n. 23/99.

RESOCONTO DELLA SEDUTA

Il Consiglio comunale riprende i lavori alle 16,45 con il presidente Pietro Campagna che presenta la prima osservazione in discussione quella presentata dai signori Luigi Pepe e altri. Il capogruppo di Uniti nell’Ulivo Angelo Laieta ritiene errato “da parte dell’Ufficio l’aver demandato le legittime richieste del cittadino alle risposte che forse potrà fornire un domani il Piano strutturale metropolitano. Il nostro gruppo è favorevole all’accoglimento dell’osservazione del cittadino. L’osservazione viene respinta a maggioranza così come quella del signor Vito Rocco Tammone, dei signori Antonio Santarsiere e altri, della signora Anna Santarsiere. Su quest’ultima ancora il consigliere Laieta evidenzia un passaggio della deduzione dell’ufficio a parer suo non congrua. Su quella del Consorzio edilizio Faloppa il consigliere Laieta chiede all’ufficio “come mai un piano attuativo trasmesso alla Regione, quindi in itinere, può essere inserito successivamente e non è stato inserito prima?”. L’ufficio di Piano attraverso il dirigente, l’architetto Carlo Di Vito spiega che l’iter seguito dalla domanda cui fa riferimento l’osservazione non era concluso. Rimane aperta ogni possibilità successiva”. Il consigliere Laieta torna a evidenziare che “si tratta in ogni caso di un piano operativo presentato e, quindi, l’Ufficio doveva inserirlo riservandosi la possibilità di ulteriori giudizi al completamento della pratica”. L’osservazione è respinta a maggioranza, stessa sorte per l’osservazione del signor Vincenzo Santarsiero, su quella del signor Antonio Piedilato il consigliere Laieta sottolinea “che ci si trova dinanzi a un piano attuativo già approvato eppure lo si rimanda al Psm. Siamo a favore del cittadino”. L’osservazione viene respinta a maggioranza Quella successiva presentata dai signori Giovanni Galgano e da altri stimola il consigliere di Alleanza Nazionale Rocco Coviello che chiede all’assessore Singetta “se è stata fatta una valutazione politica rispetto a quelle persone che sono rimaste escluse dall’ambito urbano, ambito nel quale in precedenza erano incluse. Essendo le stesse minimali, si poteva ovviare a ciò, non con un ragionamento tecnico ma frutto di una scelta politica, andando incontro alle esigenze dei tanti che si sono rivolti all’Amministrazione”. L’assessore Singetta ricorda “che i criteri frutto della scelta sono compresi all’interno dell’appendice ai pareri espressi da Ufficio e Commissione in merito alle osservazioni presentate. Non si tratta poi di questioni minimali, ma la scelta operata a monte era quella di considerare entro il perimetro il territorio urbano, e in ogni caso qualcuno sarebbe rimasto fuori”. L’osservazione viene respinta a maggioranza. Il Sindaco ricorda che “oggi pomeriggio era stata deciso di dedicare un momento istituzionale per l’intitolazione di uno slargo del centro storico allo studioso Tommaso Pedio, per questo motivo mi assento momentaneamente”. L’osservazione presentata dai signori Salvatore Postiglione e da altri viene respinta a maggioranza così come quella del signor Luigi Biscione. Sull’osservazione dei signori Antonio Laurenzana e altri il capogruppo di Uniti nell’Ulivo Angelo Laieta sostiene “che in questo caso si è dinanzi all’ennesimo esempio di come la perimetrazione sia stata tracciata senza seguire alcun dettame scientifico-tecnico. Siamo favorevoli alla richiesta del cittadino. Per il presidente del gruppo consiliare di An Luciano Petrullo “in questo caso siamo in presenza di un terreno infraurbano, c’è una periferia all’interno della città, tutto ciò è fuori dalla logica, un’isola. E’ umiliante per chi ha presentato l’osservazione, chiedo una spiegazione plausibile”. Dai banchi di An interviene anche il consigliere Coviello che “definisce inconcepibile quello che è successo in merito a questa osservazione”. L’assessore Singetta spiega “che la recente accettazione del piano operativo ha effettivamente modificato la situazione. Riteniamo che sia giusto approfondire il problema e verificare se la normativa in proposito ricompresa nel Regolamento urbanistico possa dare risposte esaurienti a questo e ad altri cittadini che si trovano nelle medesima situazione”. Per il presidente della Terza commissione consiliare permanente di Potenza Angelo Raffaele Rinaldi “effettivamente ci si trova dinanzi a uno scherzo della natura, sarebbe folle pensare che qualcuno abbia voluto ricomprendere e circondare la zona in oggetto da una autostrada, da un piano operativo e dal nucleo centrale di contrada Rossellino, per comprenderci quello che comprende la Chiesa. E’ questa invece la dimostrazione di come, secondo indicazioni di altri, l’ufficio abbia operato asetticamente. O ipotizzare che senza cadere nel pericolo della riperimetrazione e quindi della riadozione del regolamento, considerare il terreno disomogeneo o, come proposto dall’assessore, arrivare a un ulteriore approfondimento sul tema da parte dell’Amministrazione”. Il consigliere Coviello interviene nuovamente per chiedere “di considerare con attenzione la possibilità di approvare l’osservazione, anche perché non ritengo, in presenza della situazione in discussione, nessuno possa ritenere che il provvedimento imponga una riadozione del piano”. Il consigliere Laieta torna a chiedere i criteri adottati per la perimetrazione. “Riconosco all’assessore l’onestà intellettuale di aver riconosciuto l’errore. Non si può promettere per il domani, ma per rispettare la volontà del cittadino il voto deve essere oggi a favore del cittadino”. Il consigliere Rinaldi chiede “se è possibile sospendere il giudizio su questa e su una osservazione successiva della signora Carmelina Laurenzana e verificare attraverso un confronto tra Amministrazione e cittadini un risultato di sintesi”. Proposta sposata dall’assessore Singetta. Sull’argomento intervengono il consigliere Laieta, il capogruppo del Pd Vincenzo Santangelo, il consigliere di Forza Italia Antonino Garramone, il capogruppo di Fi Antonino Imbesi, i consiglieri del gruppo misto, Roberto Galante, Michele Napoli, Giulio Spadafora. La proposta di sospensione viene approvata a maggioranza. L’osservazione successiva in discussione è quella del signor Canio Salvatore che viene accolta a maggioranza così come contro-dedotto dall’Ufficio e modificato dalla Commissione. L’osservazione presentata dai signori Gianbattista Zaccagnino e altri è respinta a maggioranza. Si passa a quella del signor Giovanni Contristano sulla quale il consigliere Laieta sostiene che “il regolamento urbanistico si doveva limitare e gestire l’esistente, come mai invece ad alcuni cittadini, danneggiati tre volte, si è ritenuto di abbassare l’indice edificatorio. Siamo a favore del cittadino”. Il consigliere di Fi Garramone annuncia il suo voto favorevole all’osservazione del cittadino. Il capogruppo di Fi Imbesi chiede chiarimenti, il capogruppo di Rc Travaglini sottolinea le “inesattezze comprese nel Prg dell’89. Ridimensionarlo equivale a ben operare”. Il consigliere Napoli sotiene che “in questo regolamento urbanistico vige la regola del tanto meglio tanto peggio. Quanto costa un piano operativo? Un cittadino avrà la capacità economica di proporlo?”. Il capogruppo di An Petrullo: “Tenendo conto che con questo strumento urbanistico non avremo la città dei sogni, perché Potenza è stata imbruttita per anni, giorno per giorno. Quando la Commissione ritiene che ci sia margine rinvia la decisione al post presentazione di un eventuale piano operativo rimandato alla volontà del cittadino di presentarlo. I piani operativi si possono fare o meno? Il rischio è quello di creare aspettative che poi non possono concretizzarsi”. “Il terreno non è edificabile perché paga l’Ici, ma paga l’Ici perché è edificabile, quindi le valutazioni che hanno portato a ciò possono cambiare nel corso degli anni”. Ulteriori chiarimenti vengono richiesti in merito ai piani operativi dal capogruppo di Fi Imbesi che comunque dichiara il proprio voto favorevole al cittadino e alla sua osservazione. Il consigliere Napoli sostiene che “se il Regolamento urbanistico è tarato in merito ai bisogni dei cittadini, come mai i diritti di quegli stessi cittadini non vengono tenuti nella giusta considerazione. Se il periurbano doveva essere una zona franca in attesa del Piano strutturale metropolitano, come mai questo principio oggi, ora viene meno”. “Strumento di sviluppo è solo il Psm e non il Ru. Si doveva gestire ordinariamente l’esistente, avete fatto altro danneggiando i cittadini, – precisa il consigliere Laieta – tra gli altri quelli che avevano l’indice di edificabilità pari a 0,50”. L’osservazione è respinta a maggioranza. I lavori terminano alle 20,25 e vengono aggiornati dal presidente campagna alla mattina successiva, quella del 20 marzo.