La progettazione partecipata all’interno della Pianificazione Territoriale ha assunto un ruolo sempre più importante negli ultimi anni. Per la prima volta a Potenza vengono sperimentate due tecniche partecipative, ovvero l’Open Space Technology e la Charrette, con l’aiuto del “facilitatore” dottoressa Genzano, al fine di promuovere l’incontro tra comuni cittadini, l’amministrazione comunale e figure professionali varie (architetti, ingegneri, etc.) per proporre idee e soluzioni per migliorare la qualità della vita e un utilizzo innovativo degli spazi del centro storico di Potenza.L’idea, subito abbracciata dall’Amministrazione Comunale di Potenza nella persona del Sindaco Vito Santarsiero, viene da due ragazzi, Lidia Postiglione, di Potenza, e Francesco Fazio,siciliano, entrambi prossimi alla laurea specialistica in pianificazione della città e del territorio alla Università IUAV di Venezia e che hanno deciso di fare una tesi del biennio specialistico proprio sul centro storico del capoluogo. A guidarli il professor Luca Ernesti che da qualche anno cerca di insegnare ai futuri pianificatori della città e del territorio che la progettazione della città non è più quella di prima, è necessario aggiornare quella che storicamente gli urbanisti chiamavano la cassetta degli attrezzi e introdurre degli strumenti nuovi, partendo da un presupposto che la città è sempre più complessa, che le popolazioni della città sono sempre più numerose, che l’insieme dei desideri degli abitanti della città si moltiplicano e sono spesso dissimili e che c’è un problema di fondo quale la difficoltà delle forme, dell’attuale democrazia, di rappresentare i bisogni, i desideri e di dare loro una voce. Nella giornata di oggi, dedicata all’organizzazione dell’Open Space Technology, i partecipanti hanno proposto idee per migliorare il centro storico sollevando problematiche, criticità, punti di forza e opportunità. I temi maggiormente trattati oggi saranno poi ripresi in un secondo incontro: la Charrette (Sabato 19 Ottobre).“Una iniziativa –ha detto il Sindaco Vito Santarsiero ad inizio mattinata- che vuole essere un momento di riflessione, di analisi sul centro storico. Si parla di esso in maniera aperta, libera e con un percorso innovativo ed originale che si va sperimentando nel nostro Paese.
Un tentativo di avvicinare le istituzioni, i tecnici ed i cittadini.” Santarsiero ha quindi ringraziato i due ragazzi che hanno deciso di fare questa tesi, sicuramente originale, che mette al centro l’elemento della partecipazione ed ha ricordato che “l’Europa ha evidenziato come nei processi di crescita dei territori, per favorire processi di sviluppo locale, bisogna favorire la partecipazione che però, per diventare tassello di crescita deve essere normata.”“Viviamo –ha precisato il prof. Ernesti- in una società attiva, dove i cittadini sono sempre meno inclini a sentirsi dire di cosa hanno bisogno e quali sono le soluzioni. Hanno bisogno di essere ascoltati e di partecipare. Nel laboratorio abbiamo cercato di individuare una zona nella quale lavorare e di sperimentare una metodologia che è quella della Charrette per far capire ai giovani pianificatori che hanno il compito di modificare, agendo nella società, i presupposti disciplinari. Fondamentale –ha aggiunto- è costruire questa sinergia a tre: saperi qualificati per progettare la trasformazione della città o indirizzare la trasformazione della città, le istituzioni ed i cittadini.”Al termine delle due giornate sarà elaborato un report finale che metterà insieme tutte le idee.