Consiglio Comunale del 22 aprile 2009

Sala del Grande Albergo – Corso 18 Agosto, 46 – ore 08.30

ORDINE DEL GIORNO

1. Approvazione del nuovo Statuto del Comune di Potenza.
2. Regolamento comunale per l’illuminazione pubblica e privata.
3. Regolamento degli appalti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture da aggiudicare mediante procedura aperta o ristretta.
4. Regolamento sulla installazione di camini, canne fumarie, comignoli e sistemi di evacuazione fumi e vapori.
5. Modifiche al Regolamento dei Comitati di Quartiere.
6. Regolamento di funzionamento dell’Ufficio Ricostruzione per le attività connesse all’opera di Ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 1980/81/82.
7. Modificazioni ed integrazioni all’art. 99 bis del vigente Regolamento di Polizia Mortuaria.
8. Delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 31/03/2009 avente ad oggetto: “Regolamento Urbanistico di Potenza. Controdeduzioni alle Osservazioni ed approvazione definitiva – Art. 36, Legge Regionale 11 Agosto 1999, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni”. Atto di ricognizione della conformità alla volontà consiliare.

RESOCONTO DELLA SEDUTA

Il presidente Pietro Campagna dichiara aperti i lavori di aggiornamento del Consiglio comunale spiegando ai presenti che “essendo in discussione il nuovo Statuto, è necessario che per la votazione finale risulti in aula una maggioranza qualificata pari a 27 consiglieri”. Il presidente quindi formula gli auguri per il centesimo compleanno alla senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Prima punto all’ordine del giorno in discussione è proprio il nuovo Statuto del Comune di Potenza, viene invitato al microfono il presidente della Commissione che si è occupata della stesura ufficiale del documento, il capogruppo di An Luciano Petrullo. Prima dell’intervento di Petrullo il presidente Campagna, che ringrazia Petrullo “per l’encomiabile lavoro svolto da lui, dal vicepresidente Travaglini e da tutti i commissari” dà lettura di un ordine del giorno il cui primo firmatario è il capogruppo della Rifondazione comunista Marcello Travaglini avente a oggetto ‘il bene acqua’ con il quale Sindaco e Consiglio si impegnino affinché vengano adottate politiche adeguate a livello nazionale “per preservare il patrimonio acqua”. Tornando sulla commissione Statuto il presidente Campagna spiega che “l’adeguamento dello Statuto vigente è stato pensato e realizzato per rispondere efficacemente alle normative vigenti tanto a livello nazionale quanto a livello locale. Tra le altre peculiarità è stata ribadita e rafforzata l’autonomia finanziaria e contabile dell’Ente. Occhio di riguardo anche per le fasce deboli della popolazione, per l’ambiente e particolare attenzione all’Istituto del difensore civico, in merito al quale è stata prevista una norma particolare che possa evitare vuoti di funzioni, con l’attivazione di poteri straordinari attribuiti al presidente del Consiglio nel caso in cui non si addivenga alla nomina del Difensore entro i novanta giorni dalla nomina del nuovo Consiglio. L’avvocato Messina, fedele al ruolo istituzionale affidatogli, aveva messo a disposizione del Consiglio il proprio mandato, dimissioni che ho subito respinto invitandolo anche e soprattutto in ragione dell’evitare il vuoto di potere di cui si diceva prima, alla stesura di una relazione di fine mandato”. Il presidente Petrullo esordisce sottolineando “la funzione, quasi di premio, che riveste il discutere nell’ultima seduta ordinaria del Consiglio comunale il nuovo Statuto”. Dopo i ringraziamenti rivolti a tutti coloro i quali sono stati coinvolti a vario titolo nella redazione del documento, il capogruppo Petrullo prosegue ricordando “che pur appartenendo a parti politiche diverse e differenti, si è giunti a un provvedimento di sintesi, frutto di totale concertazione e di un dialogo che ha portato al miglior risultato ottenibile, risultato che in Commissione ha visto il consenso unanime. Si è lavorato molto per cercare di avvicinare sempre di più l’Istituzione al cittadino, primo tra tutti il ruolo del Difensore civico. Avremmo voluto conferirgli addirittura poteri maggiori e si è pensato anche all’elezione diretta. Più potere di partecipazione alla Consulta degli stranieri, disciplinato meglio le collaborazioni esterne, garantendo il massimo della trasparenza a incarichi di questo tipo, con un occhio di riguardo alle casse comunali”. Il consigliere del Pd Roberto Speranza parla di “uno strumento che segna ancora una volta come si sia dinanzi a una legislatura costituente. Voglio riconoscere a Petrullo di aver compiuto un’opera altamente meritoria in maniera fortemente istituzionale. Con questo Statuto la cittadinanza diventa ancora di più un elemento forte, sottolineato anche dalla possibilità offerta al presidente della Consulta per gli stranieri di partecipare in maniera attiva ai lavori del Consiglio, seppur senza diritto di voto”. Il capogruppo di Democratici e cattolici Angelo Laieta ringrazia “il presidente Petrullo per aver portato a termine un lavoro responsabile e di qualità, capace di cogliere i fermenti in anticipo. Si è passati dall’egocentrismo all’oggettività. E’ un lavoro che in maniera condivisa, fa parte di tutti i componenti di questo Consiglio. Importante il ruolo attivo riservato al Difensore civico così importante l’aver colto in maniera certosina i cambiamenti che si registrano localmente e nella normativa nazionale”. Il capogruppo di Rc Travaglini spiega, anche da vicepresidente della Commissione Statuto, “che uno Statuto deve contenere più domande che risposte. E’ questo un documento nel quale prevale il concetto di laicità. Con questo spirito si è definito un provvedimento che non stravolge i precedenti dettami ma li perfeziona e ne smussa taluni elementi. Spero che si addivenga a precisazioni maggiori, anche a livello comunale, in tema di diritti delle coppie di fatto. Auspico altresì che si arrivi all’approvazione dell’ordine del giorno sul bene acqua”. Il capogruppo di Forza Italia Antonino Imbesi ricorda “di non aver ricevuto risposta a una mia interrogazione inerente il corpo della polizia municipale. Sono contento del fatto che oggi si discuta la nuova ‘magna carta’ del Comune attorno al quale tutte le forze politiche presenti in Commissione hanno saputo costituire una sorta di coagulo. Il percorso condotto necessitava di essere concluso e anche le poche questioni pratiche che non ci vedono completamente concordi, penso ad esempio che la nostra competenza non è quella di legiferare, mi riferisco al tema acqua”. Il consigliere del Pd Vincenzo Samela ritiene che “questo Consiglio comunale ha visto bene quando ha determinato i componenti della Commissione Statuto soprattutto nell’aver attribuito i ruoli chiave di presidente e vicepresidente a due consiglieri opposti politicamente, ma capaci di confrontarsi in maniera proficua e costruttiva su temi necessari per la città di Potenza, i capigruppo Petrullo e Travaglini. Dai banchi dei Popolari uniti il consigliere Pietro Bongiovanni afferma che “si tratta di un segnale importante. La mia considerazione rispetto agli orientamenti, essendo di vecchia cultura liberale, sottolineo che le regole non hanno colore. Sono per il confronto libero delle idee, dell’orientazione del mondo avrebbe detto un filosofo. Va tenuto presente però che una norma regola una vita che vive di vita sua propria. Non mi illudo che una buona regola possa fare una buona società civile. Ritengo che la sfida per la nostra comunità potentina e lucana consiste nell’animare, nel dare un anima alla nostra società, dando alla medesima regole chiare ed efficaci. Ritengo che questo sia stato fatto con questo strumento. Riguardo alla laicità ritengo che possa intendersi il fondamento razionale al quale personalmente accosto il fondamento naturale”. Il consigliere dei Dec Vito Mitro nel condividere “tutto quanto è stato detto sinora. Evidenzio inoltre ai consiglieri che attraverso questo, che è il momento più importante con il varo della carta costituzionale, la consiliatura vive il suo apice. Tra le altre cose è di rilievo il riconoscimento e la salvaguardia dei diritti dell’infanzia. Importante anche l’aver determinato la presenza di un dirigente ad hoc per rendere più veloci ed efficaci i lavori del Consiglio. Si è tenuta nella debita considerazione il metodo della meritocrazia per la scelta delle eventuali collaborazioni esterne”. Il consigliere Mitro cita anche il dialogo sviluppatosi in Commissione in merito al Difensore civico. Il consigliere del gruppo misto Donato Pace sottolinea come “ci si trovi davanti a uno strumento innovativo, realmente moderno e che si adegua alle necessità di questa società. Essendo questo l’ultimo Consiglio sento di ringraziare tutti i consiglieri e la città che mi ha dato la possibilità di vivere questa importante esperienza amministrativa”. La delibera viene approvata all’unanimità con il voto dei 30 consiglieri comunali presenti in aula al momento del voto. Successiva delibera in discussione è quella del regolamento degli appalti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture da aggiudicare mediante procedura aperta o ristretta. Anche in questo caso il provvedimento viene approvato all’unanimità. Il presidente Campagna illustra la successiva delibera, quella del regolamento di funzionamento dell’ufficio Ricostruzione per le attività connesse all’opera di ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 1980-81-82. Ultimo punto iscritto all’ordine del giorno è la delibera di consiglio comunale n. 13 del 31 marzo 2009 avente a oggetto il regolamento urbanistico di Potenza. Controdeduzioni alla osservazioni e approvazione definitiva art. 36, della legge regionale 11 agosto 1999 numero 23 e successive modifiche e integrazioni. Si discute l’atto di ricognizione della conformità alla volontà consiliare. Il documento viene approvato a maggioranza con il solo voto contrario del gruppo di Forza Italia. Il capogruppo di Rc Travaglini ricorda “che riguardo all’ordine del giorno sul tema dell’acqua sono stato invitato a portare solo il testo proposto da associazioni senza avere il potere di modificarlo” così come richiesto da alcuni consiglieri. Il sindaco Vito Santarsiero che sull’argomento “in Basilicata si è consumata una scelta all’avanguardia nel panorama internazionale, ritenendo che la gestione del bene acqua sia esclusivamente pubblica, garantendo qualità e prezzo dell’acqua in maniera omogenea, con investimenti che il presidente De Filippo ci ha detto essere di oltre 350 milioni di euro per il futuro prossimo. Non mi sembra corretto dividerci su una frase tutta interna alla vicenda locale, quando si parla di diritti di fondo e inalienabili”. Dopo un intervento del capogruppo dei Dec Laieta sui costi sostenuti per il mantenimento dei consigli d’amministrazione e sulla moralizzazione in generale “di chi è chiamato a gestire beni primari quali l’acqua”. Ancora per i Dec il consigliere Mitro afferma “che nella commissione competente si è fatta sintesi rispetto a tutte le sensibilità emerse. Bisogna evitare fughe in avanti. E dunque chiedo al consigliere Travaglini di ritirare l’ordine del giorno. Il consigliere di Fi Antonino Garramone torna “sullo sperpero di danaro pubblico che si consuma a valle di enti sub-regionali. Oggi in Basilicata la gestione del bene acqua è affidata al pubblico anche, se non proprio di tipo pubblico. L’interesse dell’acqua è comune a tutti i consiglieri e non ha colore politico. Sono per l’approvazione dell’ordine del giorno”. Il consigliere di Alleanza Nazionale Rocco Coviello chiede la verifica del numero legale. Risultano presenti in aula 14 consiglieri e la seduta viene sospesa per 15 minuti. Alla ripetizione dell’appello risultando presenti 11 consiglieri la seduta viene dichiarata “deserta” dal presidente Pietro Campagna.