Nicola Becce (Popolo della Libertà)

Oggetto: Piazza Adriatico.

Con la scusa di difficoltà temporali legate all’acquisizione del parere della variante urbanistica e successiva esecuzione dell’opera, che porterebbe al mancato rispetto dei tempo di chiusura del Pisu e con la scadenza improrogabile stabilita al 20 settembre 2012, l’amministrazione comunale ha pensato bene di chiudere nel cassetto l’intervento di collegamento viario tra piazza Adriatico e via Anzio lasciando irrisolte alcune importanti questioni in tema di funzionalità, primo tra tutti quello di consentire un secondo accesso carrabile – peraltro richiesto con forza dai residenti – per consentire un’alternativa “più sicura” a quello attuale previsto sotto uno dei palazzi.
E’ il caso di ricordare che l’intervento della misura V.I.B. denominato “Realizzazione collegamenti viari tra piazza Adriatico e via Anzio” e previsto nell’ambito dei Pisu nell’ambito delle politiche per il rafforzamento e la riqualificazione delle aree urbane, era attuabile per un importo di un milione di euro. Tra l’altro per l’intervento stesso sono state erogate spese per indagini geologiche e sono maturate le spese di alcune fasi della progettazione. Oggi, nonostante qualche residente si sia in passato espresso negativamente sui lavori di un secondo accesso al quartiere (ma senza dimenticare che tanti altri sono invece a favore), la Giunta comunale ed il sindaco Santarsiero in testa, ha pensato bene di “intimorire” forse anche per mantenere qualche promessa fatta la scorso anno in campagna elettorale. Il risultato? Si è pensato bene di eliminare l’intervento previsto dall’Accordo di Programma sottoscritto il 2 agosto 2005 e di candidare al finanziamento, mediante la risorsa (il famoso milione di euro) liberata dall’eliminazione delle operazioni per il collegamento piazza Adriatico-Via Anzio, ai “Lavori di sistemazione funzionale e di sicurezza della viabilità pedonale e regimentazione idraulica a Gallitello nell’area del “Nodo Complesso”. Tradotto. Togliamo da qui (piazza Adriatico) per spostare di là (Nodo complesso del Gallitello) dove cioè l’Amministrazione deve onorare una penale da un milione di euro per i noti intoppi in corso d’opera. Che sia una scusa bella e buona sembra pressoché elementare: dovrebbe la nostra Giunta perlomeno spiegarci come mai in ballo c’è proprio la cifra di un milione di euro. A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina dice il senatore Andreotti. Ma nel frattempo i problemi a Poggio Tre Galli proseguono e piazza Adriatico continuano come resta “l’Imbuto irrisolto” dell’unico e poco sicuro accesso. E così un quartiere sviluppato e popolato, con una parrocchia frequentatissima, dove ci sono tante abitazioni e si vorrebbero creare locali per attività sociali e commerciali resta con il problema di sempre. Una piazza con l’accesso sotto uno dei palazzi: roba da far inorridire. Una domanda al sindaco Santarsiero: ma se per un’emergenza dovesse rendersi necessario – caso mai – l’ingresso di un mezzo dei vigili del fuoco, la cui altezza non dovesse essere contemplata dall’attuale ed unica via di accesso, penserebbe sempre che è stato giusto dirottare l’intervento per piazza Adriatico al nodo complesso del Gallitello?