Nicola Becce (Popolo della Libertà)

Oggetto: Legge speciale per Potenza (lettera al Sindaco)

Caro Sindaco,

senza dover ricorrere alle premesse di rito, vado subito all’argomento per il quale mi preme scriverle. E’ necessaria una legge speciale per Potenza, perché solo dotando la nostra città di uno statuto particolare riusciremo ad affrontare seriamente (con norme, risorse e strumenti adeguati) i problemi del presente e del futuro: dal degrado urbano al declino economico, dalla mobilità caotica alla carenza di infrastrutture di comunicazione, dallo scarso rispetto per il patrimonio artistico e architettonico all’abbandono del Centro storico, dalla scarsa sicurezza dei cittadini alle disfunzioni dei servizi pubblici, fino alla carenza di strutture socio-assistenziali, asili nido, centri diurni.
Tutti problemi, purtroppo, sui quali la Sua amministrazione ha dato finora prova di incapacità gestionale e progettuale, dimostrando un’inerzia ed una superficialità che vengono denunciate con rabbia crescente dalla cittadinanza, e che risultano accentuate dal fatto che la Regione Basilicata non perde occasione di penalizzare la città di Potenza in ogni settore, a cominciare da quello della ricostruzione di Bucaletto.
Detto questo – e precisate, pertanto, le rispettive responsabilità politiche – resta però la questione fondamentale che una città capoluogo come Potenza non può realisticamente pensare di guidare i propri processi di trasformazione economica e sociale con i soli mezzi tradizionalmente a disposizione di un Comune. Ha bisogno, al contrario, di altri e diversi meccanismi, di un suo specifico statuto e di un’apposita legge: una legge speciale per Potenza, che – più che il risultato della limitata iniziativa di un singolo parlamentare, consigliere regionale o comunale, o di un solo gruppo politico – dovrebbe essere (anche per avere possibilità di una più rapida riuscita) il frutto di un lavoro d’insieme, il prodotto della città e delle sue diverse espressioni e rappresentanze.
Mi appello quindi alla Sua qualità di primo cittadino per invitarLa a fare sistema: a promuovere cioè un incontro con i tutti i parlamentari potentini, di maggioranza e di opposizione, con tutti i consiglieri provinciali e comunali di maggioranza e di opposizione, con le associazioni di categoria, e con le rappresentanze degli interessi organizzati, per cominciare ad elaborare e tracciare concretamente i contenuti di una legge speciale per Potenza, da presentare successivamente in Parlamento con ampio e forte sostegno.
Niente a che vedere dunque con la tradizionale concertazione, che serve unicamente all’Amministrazione per legittimare scelte già prese, chiudendo la bocca e legando le mani alle associazioni di categoria. Non chiedo ciò; le sto proponendo semplicemente di prendere l’iniziativa che Le compete e di aprire un tavolo di lavoro sul quale discutere e decidere dei contenuti di una legge per Potenza, nell’interesse esclusivo della nostra città.
Un punto, però, resta fermo: nessuna legge speciale potrà mai supplire al vuoto di idee e all’incapacità amministrativa. Ciò dovrebbe indurla, Signor Sindaco, a cambiare decisamente rotta, cominciando magari con l’ascoltare la gente di Potenza, che, a ragione, è stanca!!!

Nicola Becce
Consigliere Comunale del PdL