Ponte Musmeci

Percorrerlo dà la sensazione di volare verso la città. Quello che porta il nome di Sergio Musmeci, l’ingegnere che lo ha realizzato alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, non è un comune ponte che collega il raccordo autostradale con le strade di accesso al centro storico, bypassando la zona industriale e il fiume Basento, ma una gigantesca e raffinata opera scultorea. Dall’alto non se ne può percepire la bellezza, sarebbe opportuno parcheggiare sotto il ponte (noto anche come “Ponte sul Basento”) per ammirarne le svelte campate in cemento. Il ponte infatti non poggia su pilastri, ma su onde di cemento che formano una sola volta e quattro archi contigui, di circa 70 metri ciascuno: una logica che conferisce alla costruzione una rara plasticità. Proprio per la sua caratterizzazione, artisti e sportivi anche di fama internazionale spesso si esibiscono sfruttando le particolarità ingegneristiche di questo capolavoro di architettura contemporanea. I lavori di costruzione del ponte partirono nel 1971 e la sua inaugurazione fu celebrata nel 1975. Si presenta come la prima opera ad essere tutelata, dal 2003, col vincolo di monumento d’interesse culturale.

Ponte Sergio Musmeci, whose name comes from the engineer who made it in the late sixties of the last century, is not a common bridge that connects the motorway junction with the access roads to the historic center, bypassing the industrial area and the Basento river, but a gigantic and refined sculptural work. To perceive its beauty, it would be advisable to park under the bridge (also known as “Ponte sul Basento”) to admire its quick concrete spans. In fact, the bridge does not rest on pillars, but on concrete waves that form a single vault and four contiguous arches, of about 70 meters each: a logic that gives the building a rare plasticity. Precisely for its characterization, artists and sportsmen of international renown often admire the engineering peculiarities of this masterpiece of contemporary architecture. The construction of the bridge started in 1971 and its inauguration was celebrated in 1975. It appears as the first work to be protected, since 2003, with the constraint of a monument of cultural interest.

Testo e foto a cura dei volontari del progetto di Servizio Civile “………… c’è TURISMO e CULTURA a POTENZA”

FONTI:

Villani F., Potenza città verticale, guida turistica, Villani Editore, 2018