Palazzo Pignatari

L’edificio storico risale forse al XVI secolo e il palazzo nasce come ricovero delle cavalcature per i conti di Potenza, i de Guevara, discendenti da una famiglia di condottieri spagnoliː proprio per questo, nei documenti del tempo, era detto “cavallerizza”.

Nel 1604 il palazzo passò ai conti Loffredo che, poi, lo vendettero agli Addone e successivamente, tramite ulteriore vendita, esso passò ai Ciccotti. Fu soltanto negli ultimi anni dell’Ottocento che il matrimonio tra Emilia Ciccotti e Pasquale Pignatari, ingegnere cilentano, giunto a Potenza per lavoro e diseredato dalla sua ricca famiglia d’origine, segnò l’intreccio tra queste due famiglie e così la proprietà di buona parte dell’edificio diventò Pignatari, legando il suo cognome al palazzo e al largo in cui è collocato, di fronte a Palazzo Loffredo.

Attualmente si conserva soltanto l’antico portale in conci di pietra e bugne che affaccia sul cortile interno. Il Palazzo è ancora abitato.

The historical building dates back perphaps to the 16th century and the place was born as a shelter for De Guevara’s counts of Potenza.

In 1604 the palace passed to Loffredo counts, who then sold it to the Addone family and subsequently, through further sale, it passed to the Ciccotti. It was only in the late nineteenth century that the marriage between Emilia Ciccotti and Pasquale Pignatari, an engineer from Cilento: the building so became Pignatari.

Currently, only the ancient portal in stone ashlars than overlooks the internal courtyard is preserved. The palace is still inhabited.

Testo e foto a cura dei volontari del progetto di Servizio Civile “………… c’è TURISMO e CULTURA a POTENZA”